“Il mondo del lavoro e delle imprese, e in esso il movimento cooperativo, stanno attraversando con crescente fiducia questo periodo di grandi trasformazioni, che chiamano a sé le migliori energie e le più coraggiose sinergie. Con l’Avviso 48 Strategico, Fon.Coop promuove una formazione all’innovazione orientata dalla bussola della sostenibilità e frutto di analisi di contesto e di fabbisogno che sappiano identificare preliminarmente gli scenari di crescita imprenditoriale e le prospettive di sviluppo delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Stefania Serafini, Presidente di Fon.Coop, presenta con queste parole il secondo Avviso della programmazione 2021 del Fondo di Rotazione, che stanzia 4 milioni di euro per piani formativi aziendali, pluriaziendali e pluriregionali. I piani formativi che saranno finanziati su un’unica graduatoria nazionale dovranno essere presentati entro il 23 novembre 2021.
L’Avviso prevede che i piani formativi siano progettati su due distinte azioni tra loro strettamente integrate: la prima, propedeutica, consiste in attività di ricerca e di analisi che dovranno definire quali competenze, nella seconda fase, saranno promosse e valorizzate per una crescita dell’impresa orientata alla sostenibilità nell’intera catena del valore.
In continuità con l’impegno che Fon.Coop ha sempre riservato alla ricerca e la qualità della formazione, l’Avviso prevede la valutazione d’impatto delle attività formative finanziate dal Fondo.
“Questo Avviso vuole ‘dare gambe’ alle nostre imprese cooperative, che da sempre pongono l’innovazione sostenibile al centro della propria distintività e dell’azione imprenditoriale” spiega Stefania Serafini. “Oggi vogliamo fornire i migliori strumenti formativi e non formativi per promuovere e condividere le competenze chiave della cooperazione per un riposizionamento che attivi una crescita sostenibile da intendere nell’accezione più ampia: economica, ambientale, sociale”.
Aggiunge Francesca Mandato, Vicepresidente del Fondo: “L’Avviso invita le imprese a identificare con particolare cura la sostenibilità come elemento qualificante dei processi innovativi da avviare. L’impresa non dovrà considerare solo gli obiettivi che persegue in base al proprio posizionamento di mercato e ai risultati di bilancio, ma esaminare, e quantificare anche in termini di valutazione d’impatto, il contesto sociale ed ambientale di riferimento e gli effetti sui lavoratori dei criteri con cui sono identificate le competenze da valorizzare”.
Il binomio innovazione/sostenibilità nell’Avviso trova la sua sintesi concreta su tre direttrici: innovazione organizzativa, innovazione digitale e innovazione sociale. Un’identificazione così netta stimola le imprese, che hanno fabbisogni complessi, a definire la propria idea di innovazione e di sostenibilità su un principio univoco e attraverso di esso metterlo in pratica.
L’innovazione organizzativa: è rendere più sistematica la partecipazione dei singoli ai processi decisionali aziendali, sperimentazione di nuove forme di inclusione e creare nuova occupazione soprattutto giovanile e femminile, aumentare la consapevolezza nei processi produttivi sulle tematiche di impatto ambientale. L’innovazione digitale, con la forte disposizione all’utilizzo di nuove tecnologie, richiama l’impresa ad un modo più flessibile, collaborativo e immateriale di fare business. L’innovazione sociale è orientata alle comunità e alle sfide di un welfare sempre più diffuso, equo, di prossimità: in questo contesto c’è bisogno di competenze per avviare dialoghi efficaci con le Pubbliche Amministrazioni, per rafforzare alleanze e partenariati con le altre organizzazioni sui territori, per promuovere nuovi servizi per mettere in comune quelli esistenti, per rigenerare e riqualificare gli spazi nelle città e delle comunità.