Nuova legge Marcora

Si avvicina la data del debutto della “nuova Marcora”, il regime di aiuto istituito con decreto Mise del 4 dicembre 2014, destinato al sostegno delle cooperative di piccola e media dimensione. Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo 20 luglio e fino ad esaurimento delle risorse disponibili, pari a 9,5 milioni di euro. A sancirne il via è il decreto direttoriale del 16 aprile scorso (pubblicato il 21 maggio) che, oltre a stabilire il termine iniziale per la presentazione delle domande, ha dettato le modalità attuative per la piena operatività dello strumento.
I progetti finanziabili devono essere diretti alla nascita di società cooperative costituite, in misura prevalente, da lavoratori provenienti da aziende in crisi, di cooperative sociali (di cui alla legge n. 381/2001) e di cooperative che gestiscono aziende confiscate alla criminalità organizzata. Rientrano in tali fattispecie le coop costituite da non oltre 24 mesi alla data di presentazione della domanda. Solo per le regioni del Mezzogiorno è possibile proporre iniziative per lo sviluppo e ristrutturazione di coop esistenti.
Deve, in ogni caso, trattarsi di cooperative di piccola e media dimensione, in cui le «società finanziarie» partecipate dal Mise (Cfi – Cooperazione finanza impresa Scpa e SofiCoop), abbiano già acquisito una partecipazione di minoranza nel capitale di rischio, ai sensi della legge n. 49/85 (legge Marcora).
L’aiuto si concretizza in un finanziamento a tasso agevolato, pari al 20% del tasso di riferimento (in ogni caso non superiore allo 0,80%), della durata massima di 10 anni. Il prestito sarà concesso dalla stessa società finanziaria che detiene la partecipazione nella cooperativa richiedente e non potrà essere di importo superiore a quattro volte il valore di detta partecipazione (nel rispetto del limite massimo di 1 milione di euro). L’incentivo è assoggettato alla normativa de minimis qualora erogato a fronte di programmi di investimento già avviati all’atto della presentazione della domanda o a fronte del finanziamento di capitale circolante e/o per il riequilibrio della struttura finanziaria della società cooperativa.
La procedura di accesso alle agevolazioni è abbastanza lineare, anche se i tempi sembrano piuttosto lunghi. Le società cooperative dovranno inviare la domanda (insieme al piano di investimento e alla eventuale documentazione antimafia) esclusivamente via Pec alla società finanziaria partecipante. Sarà quest’ultima a procedere alla valutazione dell’iniziativa, entro 90 giorni prorogabili a 120, sulla base di criteri tra cui la validità tecnica, economica e finanziaria dell’iniziativa e il merito creditizio della coop. Le istanze istruite positivamente sono comunicate al Ministero, che provvede a verificare la disponibilità delle risorse. Ottenuto esito positivo, la società finanziaria potrà procedere, entro i successivi 120 giorni, alla stipula del contratto di finanziamento con la cooperativa beneficiaria.
L’erogazione del finanziamento, infine, avverrà per stato di avanzamento, fatta eccezione per la prima quota che potrà essere corrisposta a titolo di anticipazione di un massimo del 30% del prestito.